Pur essendo la città polacca con il maggior numero di monumenti storici del paese, Cracovia è la più dinamica e vivace di tutte. Da quando, poi, le low cost atterrano praticamente in centro, l’antica capitale della Polonia è diventata una degna rivale delle vecchie signore dell’est, Praga e Budapest, ideale da scoprire in uno dei primi weekend d’autunno.
Quando si arriva a Cracovia si rimane subito colpiti da due cose: la ricchezza architettonica della città e il numero di giovani. Basta raggiungere lo Stare Miasto, la città vecchia, per rendersene conto. Il cuore pulsante è la piazza del mercato, la più grande piazza medievale d’Europa, su cui affacciano la torre del municipio, il mercato dei tessuti e la chiesa di Santa Maria. Come arterie che diramano dal cuore pulsante, le stradine che riversano nell’immensa piazza pullulano di bar alla moda, atelier di designer e locali pieni di studenti universitari in pausa tra una lezione e l’altra. Si ha l’impressione di trovarsi in una città borghese, e pensare che qui, un tempo, si era in piena cortina di ferro. Case strette con facciate decorate in diversi stili testimoniano la ricchezza della città quando era capitale. Per provare qualcosa di tipico non fermatevi nei locali turistici che danno sulla piazza. Inoltratevi nelle strette viuzze del centro medievale alla ricerca dei milk bar, in polacco bar mleczny. Cosa sono? Vi chiederete. Sappiate che non hanno niente a che fare con il latte. Si tratta di mense create dal partito comunista per gli operai durante il regime divenute oggi accoglienti ristorantini dove gustare ottima cucina tradizionale a prezzi più che politici. 48 ore bastano per visitare Cracovia, se si sa dove andare. Dopo aver visto il centro medievale, imperdibile una tappa nella cittadella fortificata di Wawel. È qui che si trovano due dei monumenti più importanti della città, il Castello Reale e la Cattedrale. All’interno di quest’ultima è custodita la più grande campana della Polonia. Si dice che toccarla porti fortuna: una leggenda narra che in passato chi cercava moglie la accarezzava e nel giro di qualche mese trovava una sposa. Sfiorarla, in fondo, non costa niente, perciò perché sfidare la sorte? Nel Castello, invece, si trova uno dei quadri più conosciuti al mondo, la Dama con l’ermellino. Se però l’opera di Leonardo vi interessa relativamente, scendete e perdetevi nei vicoletti bianchi di Kazimierz, il quartiere ebraico, dove si respira un’atmosfera d’altri tempi. La fabbrica di Schindler, che ha ispirato il film di Spielberg, e il Museo Ebraico sono qui per non far dimenticare fino a dove si è spinta la follia umana. Tra vecchie insegne con scritte in ebraico e locali dall’atmosfera bucolica, nel quartiere bohémienne di Cracovia cultura yiddish e mondanità convivono in perfetta armonia. Plac Nowy è il principale punto di ritrovo. Sulla piazza aprono una serie di chioschi che vendono street food per qualche spicciolo. Qui si trovano anche alcuni dei locali più interessanti della città, come il Club Alchemia, dove ogni settimana si tengono 3-4 concerti live, e il Mechanoff, un alternative pub arredato in maniera stravagante. Sempre a Kazimierz da non perdere il Propaganda, atmosfera da vecchia Cracovia con pareti riempite da manifesti della propaganda socialista e oggetti di uso quotidiano dell’epoca, dove si può ballare fino a tarda notte. Imparate a dire “sto lat!”, cioè alla salute, perché nei locali ogni occasione è buona per brindare. L’anima giovane di Cracovia si respira anche nelle gallerie d’arte che sono spuntate come funghi in mezzo alla città. Tra tutte merita una visita il Bunkier Sztuki, una brillante galleria d’arte indipendente circondata dal verde che ospita anche un caffè costruito all’interno di una serra. A 9 km dal centro si trova il quartiere di Nowa Huta. Un tempo vivevano in questa zona 40.000 operai, con relative famiglie, che lavoravano nell’acciaieria creata da Stalin. Per ironia della sorte, da luogo simbolo del comunismo, Nowa Huta si è trasformato in emblema del cattolicesimo. Infatti, qui si trova la chiesa Arca del Signore, fortemente voluta da Papa Woytila. Il quartiere è oggi il posto privilegiato per i festival e i concerti, viste le sue dimensioni esagerate. A proposito di festival, Cracovia è diventata una meta talmente cool che se fino a qualche anno fa qui copiavano quello che accadeva nelle altre città, ora sono le altre città che ricopiano quello che succede qui. Come l’Unsound Festival, un evento musicale nato a Cracovia che ha avuto così tanto successo da essere stato ricopiato in metropoli dal calibro di Londra, New York e Adelaide. Dal 12 al 19 ottobre otto giorni di musica live in varie location allestite in diverse zone della città. Avete già preparato le valige?
Per info:
www.polonia.travel/it/
www.unsound.pl/
Francesca Masotti – Articolo apparso su Wu Magazine Ottobre 2014 http://www.wumagazine.com/archivio/sfoglia_14_52/sfoglia.html